Sensori di prossimità
Non è mai facile rapportarsi a realtà lavorative che non sono quelle che si padroneggiano abitualmente e ancora meno facile è districarsi in mezzo alla terminologia e alla comprensione di come funzionano determinati aspetti di queste.
Questo discorso è ancora più vero se riferito a un settore come quello della produzione di sensori per l’automazione industriale, realtà dove noi di Sm Prox siamo attivi da diversi anni e ci distinguiamo per una posizione leader; cerchiamo di fare un po’ di chiarezza per cercare di far capire a chi fosse interessato di che cosa ci occupiamo: che cos’è un sensore di prossimità?
I sensori di prossimità sono dei sensori in grado di rilevare la presenza di oggetti nelle immediate vicinanze al lato sensibile del sensore stesso, senza che vi sia un effettivo contatto fisico; i sensori di cui Sm Prox si occupa sono prevalentemente induttivi e capacitivi e oggi ci preoccupiamo di spiegare come funzionano i primi.
I proximity induttivi contengono un oscillatore a transistor il cui consumo di corrente viene influenzato dall’approssimarsi di metalli ed altri materiali conduttivi; la variazione di corrente nell’oscillatore viene amplificata o fornita in uscita, come segnale binario dal circuito di amplificazione interno. Non viene esercitata alcuna forza meccanica sull’oggetto da rilevare e non ci sono effetti magnetici causati dal campo ad alta frequenza.
La scelta di un sensore è fatta sempre in base al tipo di applicazione in cui deve essere montato, nello specifico Sm Prox è attiva nella produzione di sensori induttivi che possono essere montati su macchine come finecorsa, sensori di posizione senza contatto per il monitoraggio e il posizionamento, come generatori d’impulsi per conteggi, come misuratori di distanze e velocità e molte altre applicazioni.
I nostri prodotti si distinguono per la buona qualità e la costante ricerca di materiali innovativi per la loro realizzazione, al fine di garantire un servizio sempre migliore e un risultato ottimale.